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Il progetto di unire i tre comuni: Savignano sul Rubicone, San Mauro Pascoli e Gatteo sotto un unico elemento caratterizzante  qual è il fiume Rubicone, è un’iniziativa che si pone in maniera innovativa rispetto alla situazione consolidata.

Era possibile presentare più proposte per ogni candidato perciò sono stati presentate quattro soluzioni.

Il primo logo, vuole esplicitamente sottolineare un nuovo legame di forze oltre che collaborazione. Per questo l’immagine  figurativa rappresenta tre uguali personalità, simbolicamente i tre comuni oggetto dell’accordo, che insieme sorreggono e sono legate ad uno stesso nastro, simbolicamente rappresentato dal fiume Rubicone che idealmente "bagna" e unisce le tre  aree. L’immagine risulta essere diretta, chiara e immediata perché per questo scopo essa nasce, rendere palese ad ognuno il nuovo legame e coinvolgere ognuno nel dinamismo del movimento collettivo delle tre figure assunte a tipo.
I tre personaggi, ovvero i tre comuni, sembrano infatti correre verso un comune obiettivo, una meta finale, l’Unione.

Il secondo logo, detto dei tre campanili, rappresenta i tre paesi, accomunati dalla vicinanza geografica, che si sono però sviluppati in maniera differente ed ognuno ha mantenuto una propria identità. Il logo individua i centri storici tramite uno Skyline che ripropone i tetti e gli edifici in maniera molto schematica. I tre luoghi sono leggermente separati da una striscia di terra com’ è nella realtà.
Presentano una forma che suggerisce l’idea di una città, ma non vi sono elementi che possono far capire a quale dei tre centri abitati ci si riferisce di volta in volta. Le mura cittadine sono state demolite e, attraverso i secoli, c’è  stata una diffusione e divulgazione delle idee, della cultura, di tutto ciò che  costituisce un patrimonio comune a cui però ognuno può attingere per trarre ispirazione. Gli unici elementi che contraddistinguono il centro e la presenza di attività  civiche, visibili anche da lontano, sono i campanili ai quali spesso si fa riferimento. Raffigurati schematicamente hanno tutti e tre la stessa altezza per non accentuare le differenze che ci sono tra i tre diversi comuni che trovano la loro unità  nella stilizzazione del fiume Rubicone, elemento fluttuante lungo il cui percorso e sponde hanno avuto origine i tre luoghi sopraccitati.
Il logo, nella sua semplicità, è un invito a superare inutili campanilismi per un utilizzo sempre migliore delle risorse del territorio e per una compartecipazione alle vicende comuni.


Il terzo logo, detto Centuriazione, presenta un'
idea compositiva legata ad  una schematizzazione del territorio su cui sono siti i tre comuni e ad un elemento di unione che è simboleggiato dal fiume Rubicone.

Il quadrato, suddiviso a sua volta in quattro quadrati, serve a delineare inequivocabilmente i limiti del logo ma non ha solamente questa funzione. Il territorio al quale si fa riferimento fu colonizzato e antropizzato in maniera unitaria per la prima  volta dai Romani e uno degli elementi che caratterizzava la loro espansione in territori da coltivare era appunto la centuriazione. Si vogliono in questo modo ricordare le origini comuni dell’urbanizzazione dei tre territori legati alla vicenda  dell’attraversamento del fiume Rubicone e alla storia dell’impero romano.
In forma grafica  semplificata perciò si rievocano le quadre, proprie della centuriazione, al cui interno sorgono tre cerchi,  disposti all’incirca sulle stesse coordinate geografiche che hanno nella realtà e che simboleggiano i tre comuni che si vogliono unire.
L’ultimo elemento è quello principale, cioè la stilizzazione del fiume Rubicone che, attraversando i confini di tutti e tre i comuni, diventa in questo modo il vero elemento di unione e di identità per il territorio abbastanza omogeneo  di questa prima pianura pedecollinare.
Per l’elaborazione del logo si è cercata un’ impaginazione semplice e che non perda qualità sia stampata in grandi formati, come sul foglio A4, sia in ridotte dimensioni come quelle che si utilizzano per la carta intestata.
Perciò l’intento è quello di riunire, sotto una veste grafica piacevole, idee, concetti e astrazioni che ad uno  sguardo più attento possono ricordare le origini dell’identità del territorio dei tre comuni: Savignano sul Rubicone, Gatteo e San Mauro Pascoli che si vogliono unire.

Il quarto logo, dei tre monumenti,
fa opportunamente riferimento alla purezza geometrica e al significato intrinseco della forma triangolare.  Dal punto di vista figurativo indica l’unione di tre parti, il potere congiunto di tre persone. Questo è l’intento di questo logo, legare e far sì che si chiudano come su di un’unica piazza i tre monumenti simbolo, le preesistenze  delle città oggetto del concorso. Perché pensandoci è la storia, il passato, che determinano il volto di una città caratterizzandola e distinguendola dalle altre. La piazza serba il significato di unione e ritrovo con la cittadinanza, apertura  quindi e accoglienza verso ognuno di noi. I simboli scelti sono il "Ponte consolare" per la città di Savignano, la "Villa Torlonia" per la città di San Mauro, il "Castello" per Gatteo. Si ritrova, dunque, in questa rappresentazione un richiamo e  un forte eco di simbolismi in sé ricchi di significato ma studiati ai fini di una diretta e immediata comprensione per divenire patrimonio e "marchio" identificativo di una celebrata unione.





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